Piscine pubbliche e parchi acquatici

Descrizione

Piscine pubbliche e parchi acquatici

La piscina è un complesso attrezzato per la balneazione con presenza di uno o più bacini artificiali, interrati o fuori terra, utilizzati per attività ricreative, formative, sportive e terapeutiche nell'acqua.

Le piscine, in base alla loro destinazione, si distinguono in (Deliberazione della Giunta regionale 14/10/2013, n. 9/1431):

  • categoria A - piscine di proprietà pubblica o privata, destinate a un'utenza pubblica
  • categoria B - piscine destinate esclusivamente all'uso degli alloggiati.

Approfondimenti

Le piscine private prive di strutture per il pubblico e non aperte all’accesso di una pluralità indistinta di persone non si configurano come locali di pubblico spettacolo (ad esempio le piscine a servizio esclusivo degli ospiti di strutture alberghiere).

Le piscine, pubbliche o private, anche prive di strutture per il pubblico si configurano invece come locali di pubblico spettacolo, quindi oltre a presentare la segnalazione certificata di inizio attività occorre ottenere i relativi titoli abilitativi.

Requisiti

I locali dove si svolge l’attività devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale.

Le piscine pubbliche e i parchi acquatici devono rispettare i requisiti previsti dalla Deliberazione della Giunta regionale del 14/10/2013, n. 9/1431.

Devono inoltre essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività, per esempio quelle in materia di urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria.

I locali dove si svolge l’attività devono avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale.

Devono essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività, per esempio quelle in materia di urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria.

Per svolgere l'attività è inoltre necessario installare un impianto di ventilazione meccanica, rispettando i requisiti stabiliti dal Decreto ministeriale 01/02/1986 e le norme CEI relativamente all'impianto elettrico (Decreto ministeriale 22/01/2008, n. 37).